sabato 23 febbraio 2013

Cercasi Lolito disperatamente!


Credo si capisca facilmente a chi il mio avatar sia dedicato. Di chi il mio "nome d'arte" o nickname sia un omaggio e a chi ogni giorno accendo un cero nella speranza torni per salvare il mondo dalla sua minaccia più grande: la comicità della tv moderna.
Ed ho preso con sincera felicità la notizia del Suo ritorno. E ieri mi sono fiondato in edicola per riassaporare il sacro fuoco della satira in questo Paese in cui è morente o quasi (poi vi spiego il quasi). *

PREMESSA: L'autore di questo articolo ha una spiccata predilezione verso Daniele Luttazzi. Lo adora al punto che se gli dicesse che ha bisogno di una mano in cucina per una cena di ventotto persone, si fionderebbe a casa sua per fargli il suo piatto forte (spaghetti con tonno, cipolle e pomodoro). Tutti i commenti quali: "luttazzi cacca", "luttazzi copia", luttazzi bilbobeggins" saranno ignorati. Per il resto: buona lettura.

Daniele torna. E questo è già un buon segno. A due anni di distanza da "La quarta necessità" ed a quattro da "La guerra civile fredda" che trovai interessante per alcuni punti e deludente per altri. Ma vabbè. Il Luttazzi è tornato in città e questo 2013 acquista un nuovo significato.

Punti a favore di questo ritorno:

-) 525 pagine di libro. O un po' di più. Il più grande che abbia mai lanciato sul mercato. "Bollito misto" ne aveva 369.
-) Torna con una parodia delle vita di B. Una visione romanzata della sua esistenza. Sarà un bel malloppo? Vedremo poi.
-) L'editore ha avuto paura di pubblicarlo e c'ha dovuto pensare Travaglio con il Fatto. Ottima cosa. Costa minimamente rispetto ad ogni altro libro di Luttazzi. Ma ci sono punti a sfavore che spiegherò tra poco.
-) Ha persino concesso un'intervista! Ora lo risentiremo minimo tra un paio d'anni.
-) Da quello che ho constatato, il libro sta andando. Bene per lui e male per me.

Punti a sfavore di questo ritorno:

-) E' un romanzo! DL è un ottimo autore satirico ma con i raccontini non mi ha mai preso. Tranne quello della Divina Commedia di Dante, in treno, su "Adenoidi". E ho la paura che cinquecento e passa pagine siano troppe. Anche se a 470 il romanzo si ferma e poi c'è altro. Ma non so cosa sia "altro".
-) Rinominando la querelle "plagi" (di cui qui trovate la mia personale interpretazione della cosa), Daniele dimostra di non essersene ancora liberato mentalmente. Personalmente non l'avrei nemmeno accennata nell'intervista. Se è vero, come in effetti è così, che i blogger anonimi ci sguazzano su 'sta cosa, dargli visibilità eccessiva non giova alla sua reputazione. Già abbastanza diminuita dopo il "fattaccio".
-) LA DISTRIBUZIONE DEL FATTO FA SCHIFO. Ehm...dovevo forse dirlo in maniera più gentile. Ma è ovvio che c'è un problema se parlo di un libro che in questo momento non ho nemmeno aperto perchè non ce l'ho davanti. Perchè? Presto detto.

Venerdì scorso apprendo la lieta novella grazie a conoscenti(collaboratori, colleghi) luttazziani. Subito mi fiondo nell'edicola dove di solito mi rifornisco di fumettame per prenotare il libro e quindi farmi mettere da parte il sommo tomo.
Prima sorpresa: il Fatto non arriva.
Ok. Sto con un mio amico, è domenica mattina, e decidiamo di andare sotto la sua dimora. Lì staziona un'altro bugigattolo adibito a edicola/recivitoria/centro scommesse e qualsiasi cosa gli permetta di guadagnare denaro a pacchi. Entro, saluto e gentilmente spiego che venerdì prossimo sarebbe uscito un libro con il fatto, se potessero tenermelo da parte e poi venderlo al mio amico che prontamente si sarebbe recato da loro per acquistarlo. Ok? Ok. Si può fare.
Tralasciamo i successivi quattro giorni, inutili e senza accadimenti fondamentali nella narrazione, e passiamo a ieri, di nuovo venerdì. Giorno d'uscita.
Per un piccolo problema politico (che magari vi spiegherò nei giorni prossimi o mai) il sottoscritto è sveglio dalle 9 di mattina intento a pensare ad un'unica cosa: la colazione? No. Il libro, ovviamente.
Il mio amico si fa sentire verso le 11 e 30. Due ore e mezza dopo. E mi chiede: "Il libro è uscito ieri, che faccio, lo prendo lo stesso?"
"..."
Ci penso su un attimo e trovo le parole giuste da dire.
"Se è dello stesso autore ed ha lo stesso titolo di quello che volevo comprare io, sì".
Ma c'è una sopresa: l'edicolante è un geniaccio! Visto che il libro, SOLO DALLE MIE PARTI, è uscito un giorno prima ha ipotizzato non fosse quello il tomo che gli avevo prenotato ed ha venduto le due copie arrivategli.
Tristezza.
Dalle ore 17, quando mi libero da vari impegni, si parte con pulzella al seguito per una lista di edicole nella città accanto alla mia. Molto pdellina e quindi non intenzionata ai deliri di un autore comico odiato da tutti che scrive un romanzo sulla vita di B.
Se mi concedete l'espressione qui ci va' a pennello uno "sticazzi".
Otto edicole diverse. Tutte o quasi avevano ricevuto il libro ieri e l'avevano già venduto. Alcuni appena dicevo "libro" già sapevano di cosa stavo parlando. Insomma, se sono arrivate due copie ad edicola in tutta Italia e sono state vendute, questo romanzo balza di diritto prima di "Twilight" in tutte le classifiche nazionali.
Ma mi do per vinto io? Ma certo che no.
Dopo aver parcheggiato la vettura in un luogo ed aver fatto più di tre chilometri di stradine varie, andata e ritorno, ritorniamo alla macchina convinti che verso Caserta, il capoluogo, ci dovrà essere una qualsiasi edicola che ce l'ha 'sto cazzo di libro.
La risposta è no, come avete ben potuto immaginare.
Altre cinque edicole in otto chilometri di macchina mi rispediscono al mittente con un mezzo sorriso ed un po' di delusione. Mi sento come un falco chiuso in gabbia, direbbe Toto Cutugno.
Aggiungeteci la pioggia che aumentava il ritmo solo quando scendevo dalla macchina.
Aggiungeteci il tizio che, quando stavo sulle strisce, mi stava prendendo in pieno e mi stava facendo rischiare di essere il primo martire della Chiesa Luttazziana.
Aggiungeteci le tre ore perse per fare tutto ciò.
E potrete capire l'odio che provo per la scarsa distribuzione del fatto. E per le sole due copie, massimo, mandate per edicola dalle mie parti del libro tanto cercato.

Certo. Ci sono duecento modi differenti per trovarlo. E poi sarà in edicola per altri due venerdì di fila. E poi lo posso comprare sul sito del Fatto. Ma io lo bramavo ieri. Se per questo anche oggi. Ed ho timore di non riuscire a vederlo prima di metà settimana prossima.

Lasciatemi solo col mio dolore...

* (Il quasi è riassumibile in Acido Lattico, Lercio e nel foltito gruppo di collaboratori che ho conosciuto ed ho potuto apprezzare in questo anno e qualche cosa in cui faccio da sanguisuga al loro lavoro. Ci sono ragazzi veramente bravi che si stanno facendo largo semplicemente grazie alla forza della loro vèrve satirica. Io scrivo, male, per divertimento, loro scrivendo bene l'hanno fatto diventare un lavoro. Ed è per questo che hanno la mia stima, e la mia profonda invidia.)

1 commento:

Paolo Murgia ha detto...

Fantastico pezzo! Mi conforta un pò mentre aspetto di riceverlo dall'estero.

"Alcuni appena dicevo "libro" già sapevano di cosa stavo parlando." lol :)

Cmq se balza in testa alle classifiche non potranno continuare a non parlarne. E non dargli il premio strega. Poi traduzione in 22 lingue in tutto il mondo e film tratto dal libro (di cui avrà già pronta anche la sceneggiatura).

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